tutti gli edifici costituenti il sito di ‘Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale’ rappresentano un esempio materiale di fusione perfetta tra diverse componenti culturali di diversa provenienza storica e geografica.
Questo originale stile architettonico e artistico, di eccezionale valore universale, in cui si possono riconoscere anche elementi bizantini, islamici e latini, fu capace di prodursi in combinazioni uniche, di eccelso valore artistico e straordinariamente unitarie.
Il sincretismo arabo-normanno ebbe un forte impatto in epoca medioevale, contribuendo in maniera significativa alla formazione di una koinè mediterranea, fondamentale per lo sviluppo della civiltà mediterraneo-europea moderna.
“I MONUMENTI”
P
alazzo Reale e Cappella Palatina
Il Palazzo Reale di Palermo vanta preziose emergenze di età normanna. La Cappella Palatina, tra i più importanti monumenti del Mediterraneo medievale, il complesso comprende la torre Pisana e gli appartamenti della Gioaria, testimonianze intonse di un’architettura medievale di stampo islamico. Nella Gioaria troviamo la Sala dei Venti e la cosiddetta “Sala di Ruggero”, caratterizzata da un raro rivestimento musivo risalente ai tempi di Guglielmo.
C
Una leggenda vuole che Ruggero II abbia ordinato la costruzione del Duomo di Cefalù per ringraziare Dio di averlo salvato da una tempesta particolarmente violenta. Decise di farne questa imponente cattedrale. Un duomo dall’aspetto di una fortezza e dai diversi stili architettonici: un monumento immediatamente visibile già all’ingresso del borgo marinaro, grazie alla sua collocazione e all’ambiente da cui è circondato.
Secondo la leggenda, Guglielmo II il Buono, succeduto al padre sul trono di Sicilia, si sarebbe addormentato sotto un carrubo, durante una battuta di caccia nei boschi di Monreale. In sogno gli apparve la Madonna, che gli rivelò che: “Nel luogo dove stai dormendo è nascosto il più grande tesoro del mondo: dissotterralo e costruisci un tempio in mio onore”.
La chiesa presenta all’esterno dalle cupole di colore rosso, è realizzata a croce latina. Il presbiterio è sormontato da una cupola, come quella dei due corpi quadrangolari che la fiancheggiano e di cui quello di sinistra si erge a campanile. Il chiostro, con il suo lussureggiante giardino, è la parte meglio conservata del monastero; notevoli per bellezza e leggerezza le colonnine binate con capitelli a foglie d’acanto. Vi si trova inoltre una cisterna araba.glish and complimented them on how quickly they’d picked up their first words and phrases.
«Tra dieci giorni, se non hai niente in contrario, potremmo andare a Palermo» le disse. «Preferisco Ginevra» rispose lei. Stava in piedi davanti al cavalletto ed esaminava una tela iniziata. «Come puoi vivere senza conoscere Palermo?».
(Milan Kundera)
ponte dell’Ammiraglio
Costruito nel 1132 ca., costituisce un’importante testimonianza dell’architettura civile di età normanna. Rappresenta uno dei massimi prodotti d’ingegneria medievale in area mediterranea, interamente costruito in pietra da taglio, notevole per dimensioni, straordinarie per l’epoca.
Deve il suo nome al fondatore Giorgio di Antiochia, ammiraglio del regno al servizio del re Ruggero II dal 1125 e altresì fondatore della chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio. Il ponte, oggi in Corso dei Mille (Piazza Ponte Ammiraglio), fu eretto fuori dalla cinta muraria della città normanna, in prossimità della porta di Termini e in origine attraversava il fiume Oreto. La costruzione è parzialmente interrata e circoscritta in un’area recintata, depressa di circa tre metri rispetto all’attuale piano stradale.
Sul Ponte dell’Ammiraglio, il 27 maggio dell’anno 1860, nel corso della Spedizione dei mille, le truppe garibaldine provenienti dalle pendici di Gibilrossa si scontrarono con le truppe borboniche, lì posizionate per opporsi all’ingresso del nemico in città. Nel 1938, a causa dei continui straripamenti, il corso del fiume Oreto che originariamente scorreva sotto il ponte venne definitivamente deviato, consentendo l’allargamento del Corso dei Mille.
(FONTE: © Dossier di Candidatura per l’iscrizione nella World Heritage List del sito seriale Palermo Arabo – Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale, dicembre 2014)